Perché l’hai sfidato?

Perché l’hai sfidato?

(A short horror story I wrote in a burst a few years ago. Very dense, it needs abridging)

Perché l’hai sfidato?

“Và avanti!” “Ho paura” “Vai!” Una luce folgorante ti sfavilla di fronte agli occhi, disorientandoti. Raggi luminosi a intermittenza roteano rapidissimi nella tua mente insana. Preso dal panico, ti accasci al suolo. Ah! Una botta di calore malsano ti trafigge un braccio. Le tue mani sono ormai in preda a spasmi isterici, ricoperte d’una spessa melma giallastra. Puzza di cadavere. La fioca luce della torcia ad olio fende l’opaca tenebra che ti avvolge. Il Male sta penetrando rapidamente. Lo fiuti ma non puoi opporti. Una luce fluorescente sfavilla dalle tue iridi. Battiti di cuore rapidi, passi affannosi. Strofinio d’unghie in un angolo. Presenze estranee al tuo ego. Forze oscure che mormorano alle tue spalle. Ovunque devastazione e morte. Che tu non puoi vedere. L’immaginazione ti dilania. Senti fiotti di collera mal repressa traperlarti dalle costole. Spasmi sul volto. Nella mente baccanti si agitano in danze sfrenate alla luce di una brace. L’inferno è svelto, la tua mente più veloce. Spostamenti infinitesimi ti separano dal baratro. La tua volontà è forte. Ma sotto il tuo controllo? Sfere di acciaio si scontrano con violenza. Macigni plumbei si frantumano sotto i raggi di un Saturno impazzito. La luce si sottrae ai tuoi occhi e ti insegue. Non puoi vedere nulla, nulla. Ti muovi più forte dei raggi visibili. Un alone impenetrabile ti protegge dal sole. Da qui in avanti è solo Potenza. Il Male è dappertutto. L’ebbrezza della velocità ti squarcia il cervello. Piccoli aghi vibranti si rovesciano a cascata verso la tua spina dorsale in preda alle contorsioni. Le tue gambe sono pistoni a vapore in piena corsa. I raggi di sole sono lenti, lenti...Dietro di te le cose più familiari si dissolvono in un vortice irreversibile che si distende lungo l’orizzonte divenendo blu, arancio, rosso, viola, blu,nero, nero fluorescente, bianco nerissimo abbagliante. ... “Apri i tuoi occhi, apri i tuoi occhi!”... Ricordi qualcosa, un momento di lucidità si schiude sul tuo volto. Ti dimeni perdendo pericolosamente quota ma Lui, irato, non si piega sotti i tuoi colpi. Un vento venefico dal basso scioglie le tue ultime resistenze. Rosso opaco è l’orizzonte. Sfocata la tua vista. “Apri gli occhi”... Non puoi sentirmi. Lui ti tiene con gli artigli della Dimenticanza. Vedi lame vibrare nell’aria densa comme canne al vento.I giunchi sibilano misteriosamente, mentre battiti sempre più regolari e rapidi ti sono impressi nei timpani da quando sei nato. Lui sta cambiando il tuo passato. La tua mente è vuota. Solo suoni elettronici creati dalle sue dita fatate. ..Un occhio enorme e uno sguardo agghiacciante...sei velocissimo, troppo veloce. Il tempo non esiste più. Attorno a te regna il bianco perchè il nero non ce l’ha fatta. Uno scroscio assordante trapassa l’anima. La tua? Tu sei Lui. No, non può essere... Ti incurvi sotto il peso del Potere. Angoli acuminati si spezzano sotto i tuoi piedi, ma sopra di te. Lo spazio è il tempo che si incurva su se stesso, intrappolandoti. Esiste solo la spirale inesorabile che ti conduce verso un punto assoluto. La verità. L’impatto sarà terribile. Il tuo sesto senso fiuta il pericolo, ma la mente è follemente attratta. Raggi obliqui intermittenti si allungano nel tentativo di simulare la velocità del tuo cervello. Impossibile... Tonfi metallici si ripercuotono nello spazio sopra di te. Una devastante accelerazione centrifuga allunga il tuo corpo in transformazione. Ti senti molto stanco, ma l’illusione di potenza ti rende fortissimo. Ma Lui ti ha in pugno. Solo un tuo gesto di umiltà può sottrarti dalla sua manipolazione mentale. Ma sei eccitatissimo e non puoi sentirmi. La mia mano tesa è un’ancora, ma invisibile. Vedi solo rabbia. La mia lucidità è la tua unica difesa, ma durerà poco. Vedo il tuo volto contrarsi in un ghigno satanico. Dal tuo cuore una palla di fuoco. Neuroni in fibrillazione sotto lo shock termomeccanico della tua psiche. Lo stai guardando! I tuoi occhi reggono il suo sguardo! Impudente! Non farlo. Lo stai guardando. Ti senti fortissimo. Ma lui è più scaltro. Implodi a livello neuronale. Ti sta massacrando dal di dentro. Sei totalmente scoperto alla mercè dei suoi artigli. Percepisci il suo orgasmo intellettuale ma non riesci a individuare la sua posizione. Ho perso il contatto... Enormi e rapide zampe pelose danzano sotto le stelle. Rivedi la tua vita passarti sotto gli occhi. Ripercorri impotente tutto l’universo che hai dentro. Ma un punto nel profondo abisso del tuo cervello rimane inesplorato. Lui è là. Lui non è più te. Capisci che ti ha ingannato e la tua rabbia ti soffoca. Il tuo ego si ritorce contro di te. E’ la fine... *** Gocce d’acqua limpida cadono sulla terra arida ed evaporano all’istante. Domani è un altro giorno e mi sento solo senza di te. La mia mente limitata non riesce più a ricordare nulla...(è come spiegare a un canarino il teorema di Pitagora). Mi inquieta il silenzio di pietra di chi, come te, ha compreso il mistero. Ma tu non ci sei più.